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Dizion. 5° Ed. .
IMBUTO.
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IMBUTO. Definiz: | Sost. masc. Piccolo strumento, per lo più di latta, fatto a campana, con un cannoncino in fondo, che si mette nella bocca dei fiaschi, delle bottiglie, e di altri simili vasi, per versarvi il vino o altro liquido, acciocchè non si sparga. |
Dal lat. imbuere, per mezzo del suo participio passato imbutus, che propriamente vale Imbevuto. – Esempio: | Cresc. Agric. volg. 359: Si prenda di buon vino, e si scaldi, e si gitti sopra la ruta, e lo 'nfermo riceva il fummo per imbuto. | Esempio: | Libr. Segr. Cos. Donn. 19: Di queste cose siane fatto uno fumigio e sia ricevuto lo fummo per uno imbuto. | Esempio: | Firenz. Pros. 1, 269: Sono fatti quasi a similitudine di quel piccolo instrumento che voi chiamate l'imbuto, il quale, raccogliendo e ristringendo il liquore, per piccolo canale lo manda poi nel maggior vaso, sicchè punto non se ne sparge di fuori. | Esempio: | Rucell. G. Ap. 809: Ma se non hai tal vaso, per quest'uso Piglia l'imbuto, onde se infonde il vino, E ponil poi tra le vicine malve. | Esempio: | Bard. P. Avinav. 10, 39: Ha disarmato le braccia e la fronte, La spada giace tra i fiaschi e l'imbuto. | Esempio: | Car. Long. 26: Erano già i frutti maturi, e soprastando la vendemmia, ognuno in ogni villa era occupato intorno alle bisogne della ricolta: altri a stagnar tini, altri.... a preparar graticci, imbuti, bigonci, e simili altri instrumenti. |
Definiz: | § I. Mangiar coll'imbuto, dicesi in modo basso per Mangiare in gran fretta. |
Definiz: | § II. Imbeccare coll'imbuto. – | V. Imbeccare, § IV.
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